Riteniamo utile soffermarci sull’esonero contributivo riconosciuto ai datori di lavoro che assumono (con contratto di lavoro a tempo indeterminato o contratto di apprendistato professionalizzante) giovani che hanno svolto in Azienda attività di alternanza scuola – lavoro oppure periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.
La Riforma c.d. “Buona Scuola” ha reso obbligatoria per tutti gli studenti l’alternanza scuola – lavoro, da realizzarsi nell’ultimo triennio della scuola secondaria di secondo grado per almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali ed almeno 200 ore nei licei.
Al datore di lavoro che ospita il giovane in alternanza scuola – lavoro per almeno il 30% del monte ore previsto (120 ore oppure 60 ore per i liceali) e poi lo assume, viene riconosciuta una riduzione dei contributi INPS: max 3.250 annui per 3 anni (nel contratto di apprendistato, la riduzione si traduce sostanzialmente in un esonero totale).
Questa è la misura con cui si cerca di avvicinare la scuola al mondo del lavoro; l’impresa, dal canto suo, ha la possibilità di “provare” il giovane che potrebbe poi entrare stabilmente nell’organico aziendale attraverso una via preferenziale ed economicamente vantaggiosa. In un’ottica più generale poi, l’impresa diventa ancor di più parte attiva di un inevitabile processo di rinnovamento ed innovazione.
Per questi motivi, Vi invitiamo a valutare l’opportunità di aderire all’iniziativa e ad iscriverVi nel “Registro nazionale per l’alternanza scuola – lavoro”, manifestando la disponibilità ad ospitare giovani in alternanza scuola – lavoro o apprendistato.
Il registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro consta di due componenti:
- un’area aperta e consultabile, in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero massimo degli studenti ammissibili nonché i periodi dell’anno in cui è possibile svolgere l’attività di alternanza;
- una sezione speciale (accessibile solo a taluni soggetti) che consente la condivisione delle informazioni relative all’anagrafica, all’attività svolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli altri operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza
Le Aziende possono iscriversi gratuitamente dal portale www.scuolalavoro.registroimprese.it, selezionando la sezione “profilo” ed inserendo le informazioni richieste. La corretta iscrizione nel registro verrà notificata tramite un messaggio inviato alla casella PEC dell’azienda che, con l’iscrizione, risulta automaticamente presente sul portale.
Nel concreto, i percorsi di alternanza verranno progettati insieme alle scuole con la firma di una convenzione (che definisce responsabilità, durata, orari e tutor) e la predisposizione di un progetto formativo personalizzato sulle esigenze del singolo studente.
Tutti i percorsi di alternanza prevedono la presenza di due tutor, uno scolastico e uno aziendale, entrambi coinvolti nell’affiancamento dello studente. Il tutor aziendale può essere un dipendente dell’azienda o un collaboratore esterno ed è la persona che seguirà lo studente una volta inserito in azienda. Concretamente dovrà accogliere gli studenti, assegnare loro i compiti, supervisionare l’attività e verificare i risultati. Segnaliamo che, per le attività di tutoraggio aziendale, è possibile richiedere un contributo di €. 3.000 per attività di tutoraggio aziendale riferibile a ciascun contratto di apprendistato di 1° livello ed €. 500 per attività di tutoraggio aziendale riferibile a percorsi di alternanza scuola – lavoro.
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